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Le nuove opportunità della formazione: VR e AR

Le nuove opportunità della formazione: VR e AR

La pandemia ha portato l’Italia a una forte accelerazione in fatto di formazione a distanza e innovazione tecnologica. L’e-learning ha conosciuto un’espansione importante che ha aperto nuove opportunità per il futuro: come la realtà virtuale e la realtà aumentata, che sono in grado di offrire soluzioni per ottimizzare il lavoro. Riunioni da remoto, presentazioni di progetti e formazioni possono trarre grandi vantaggi dai nuovi mezzi a disposizione, vantaggi sia per le aziende che per i lavoratori.

Realtà aumentata e virtuale: cosa sono

La realtà aumentata rappresenta il mondo reale arricchito di oggetti e accessori virtuali, che accrescono l’esperienza dell’utente. Si vive attraverso un monitor (anche il semplice smartphone) ed è meno immersiva rispetto alla realtà virtuale, ma consente ugualmente di vivere qualcosa di unico tra reale e digitale.

La realtà virtuale, tramite l’utilizzo di apposite tecnologie (che includono visori, occhiali, joystick), permette invece all’utente di navigare in un mondo alternativo e interattivo che riproduce un ambiente digitale in 3 dimensioni. La sensazione è quella di ritrovarsi in un mondo parallelo.

L’apprendimento delle nuove leve

I giovani hanno dimostrato di preferire in molti casi un insegnamento tramite realtà virtuale piuttosto che con i metodi tradizionali, sentendosi più coinvolti e avendo una maggiore facilità di apprendimento. A dirlo sono alcuni dati raccolti da un’indagine Ocse-Pisa del 2018.

Soprattutto le nuove leve, già abituate ad utilizzare dispositivi elettronici e giochi con tecnologie avanzate, sono favorevoli all’utilizzo di realtà virtuale e aumentata per la formazione: il “contesto 3D” amplifica la percezione e li rende più partecipi. Ma la facilità di utilizzo e la sensazione di un maggior coinvolgimento sono fattori che portano anche i lavoratori più grandi a preferire un metodo di formazione meno tradizionale, perché li porta a fare esperimenti direttamente sul campo. Le nuove tecnologie infatti garantiscono una pratica effettiva che rende più agevole anche l’apprendimento della teoria.

L’impiego della realtà virtuale e della realtà aumentata

La realtà virtuale e quella aumentata sono fondamentali per la preparazioni di alcune professioni: pensiamo ai chirurghi ad esempio, che possono simulare degli interventi delicati in laboratorio ed esercitarsi con la nuova strumentazione; oppure agli astronauti che possono provare l’assenza di gravità e la vita a bordo della navicella spaziale prima ancora di andare in orbita. Ma si tratta di una tecnologia applicabile a qualsiasi campo e la pandemia lo ha mostrato: i musei hanno aperto le proprie porte per visite virtuali da casa, e si sono diffuse negli ultimi anni anche le ricostruzioni storiche in 3D e le visite guidate e scolastiche con i visori vr per esperienze immersive.

Un’innovazione tecnologica che si può applicare a qualsiasi professione e favorire l’insegnamento della teoria e la pratica di una lavorazione. Un sondaggio economico di Klecha & Co, una banca d’investimento internazionale, ha previso che nel 2023 le aziende spenderanno oltre 120 miliardi di dollari nel settore dell’industria della realtà aumentata e virtuale. Questo a dimostrazione di come nel futuro la formazione e l’industria punteranno su questa tecnologia.

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